Servizi

Il D.lgs. 101/2020 va ad abrogare i decreti legislativi precedenti e definisce una normativa specifica riguardante la protezione della popolazione e dei lavoratori da radiazioni ionizzanti, adeguando la legislazione italiana a quella europea e attuando pertanto la direttiva 2013/59/EURATOM.

Il decreto disciplina tanto il mantenimento e miglioramento della sicurezza degli impianti nucleari, della gestione del combustibile nucleare e dei rifiuti radioattivi, quanto la protezione sanitaria delle persone esposte a radiazioni ionizzanti o radiazioni cosmiche.

Alla Sez. II dispone che l’esercente attività in luoghi di lavoro sotterranei svolga il monitoraggio della concentrazione media di attività di Radon in aria, secondo le indicazioni dell’allegato II – sezione I.

La Legge n. 30/2016 e s.m.i. della regione Puglia e la Legge n. 13/2019 della regione Campania impongono l’obbligo di monitoraggio del Radon in tutte le attività al piano terra aperte al pubblico.

Il Radon è un gas naturale radioattivo presente nell’ambiente, che si origina dal decadimento dell’uranio presente nel sottosuolo e risale in superficie a livello del suolo sfruttandone la naturale porosità; i materiali edili che derivano da rocce vulcaniche (quali, ad esempio, il tufo), estratti da cave o derivanti da lavorazioni dei terreni, sono ulteriori sorgenti di radon per gli edifici.

Laddove in ambiente esterno il gas non genera forte preoccupazione a causa della diluizione in aria, in ambiente interno invece può accumularsi e raggiungere concentrazioni pericolose, in particolare, ma non esclusivamente, nei locali sotterranei e seminterrati.

Il gas, come detto, è una minaccia significativa per la salute: viene infatti ritenuto come la seconda causa di cancro al polmone provocato in Italia dopo il fumo.

L’art. 16 specifica che il datore di lavoro, per attività svolte presso:

• Luoghi di lavoro sotterranei;
• Luoghi di lavoro semi sotterranei o a piano terra che siano situate nelle aree prioritarie stabilite dall’art.11;
• Tipologie di luoghi identificati dal piano nazionale d’azione per il radon;
• Stabilimenti termali;

Dovrà effettuare specifiche misurazioni della concentrazione media annua di gas radon.

Nel caso non vengano superati i valori di riferimento, le misurazioni vanno ripetute ogni 8 anni, salvo interventi strutturali a livello della base dell’edificio.

Qualora invece tali valori vengano superati, è necessario intraprendere azioni correttive al fine di ridurre la concentrazione di radon ai livelli più bassi possibile, avvalendosi di esperti qualificati (in base a quanto stabilito nell’allegato II al decreto), dopodiché bisognerà procedere a ripetere le misurazioni con cadenza quadriennale.

Se le nuove misurazioni dovessero confermare l’efficacia delle azioni di risanamento, il datore di lavoro potrà procedere ad effettuare le nuove misurazioni ogni 8 anni, previo mantenimento di tutte le azioni correttive messe in atto.

OSMIO SRL per effettuare tali rilevazioni si avvale di un Esperto di Radioprotezione di II grado iscritto nell’elenco nominativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il servizio comprende:

• Attività di monitoraggio annuale, richiesta dalle normative nazionali e regionali, con un campionamento su due semestri di misura consecutivi.
• Valutazione del numero di punti da monitorare, e quindi del numero di dosimetri, in base sulle planimetrie messe a disposizione dal committente.
• Redazione della relazione tecnica da parte dell’Esperto di Radioprotezione, alla fine del monitoraggio annuale, finalizzata alla valutazione del rischio per i lavoratori. Per i locali sottoposti a legge regionale verrà redatta la comunicazione da inviare agli ENTI indicati dalla legge.